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Le Soluzioni

L’elemento principale del sistema di trattamento dei reflui a Fischerhof è una zona costruita artificiale (impianto di fitodepurazione) da 160 a.e.
Dato che l’edificio principale è in restauro, è estremamente semplice implementare le misure di risparmio idrico nella rete di adduzione. Le acque trattate sono immagazzinate in uno stagno e riutilizzate per l’irrigazione delle aree a verde.

Le misure di risparmio idrico adottate sono di seguito riportate:

  • riduttori di flusso per il risparmio idrico (e per il rispermio energetico) sui rubinetti (controllati mediante cellula ad infrarossi)
  • erogatori con riduttori di flusso sulle docce e miscelatori termostatici con regolazione di flusso e temperatura
  • servizi igienici con sciacquoni ad alta efficenza con cassonetti a doppio pulsante (3 e 6 litri, il modello svedese di maggiore efficienza non è ancora disponibile sul mercato austriaco)
  • un orinatoio “a secco” installato come esperienza pilota e dimostrativa
  • due nuove lavatrici ad alta efficienza (bassi consumi di acqua ed energia).

La ristrutturazione delle cucine è prevista a breve. Il progetto fornirà consigli ai proprietari nella selezione di attrezzature ed applicazioni, come ad esempio lavapiatti ad alto risparmio e rubinetti per lavandini ed acquai. Sono attualmente in discussione con i gestori anche metodi di processo con risparmio idrico nella sala di macellazione.
La separazione delle acque nere dalle acque grigie potrebbe non essere effettuata a causa dello scetticismo dei proprietari ed al fatto che l’approvvigionamento idrico viene effettuato da una sorgente di proprietà, il che comporta l’applicazione di costi di tariffazione dell’acqua consumata non relazionati alle quantità effettive, e quindi a scarso interesse nel riuso di acque depurate.
Una parte delle acque grigie sarà comunque separata a fini di ricerca.

Le acque reflue vengono pertanto raccolte in un unico sistema fognario e subiscono un trattamento primario in una vasca settica tricamerale. Da questa i reflui vengono suddivisi in tre parti , alimentando tre letti di fitodepurazione a flusso sommerso verticale. La distribuzione viene effettuata con 3 dispositivi valvolari da 1000 l/min (tubi galleggianti), che permettono l’alimentazione alternata dei letti di fitodepurazione per gravità, e che sono stati appositamente realizzati per questo impianto.

L’effluente dei letti di fitodepurazione viene convogliato in uno stagno di accumulo dove l’acqua viene tenuta a disposizione per i periodi di siccità. L’effluente dello stagno non avrebbe potuto essere infiltrato nel suolo dato che le autorità competenti non hanno accettato tale soluzione anche se il sottosuolo risulta permeabile, non c’è uso di acque di falda ed il suolo risulta abbastanza secco nel periodo estivo. La motivazione fornita dalle autorità e che ci si aspetta che le acque provenienti dal sanatorio possano contenere quantità inusuali ed elevate di farmaci, e si deve quindi evitare la loro contaminazione delle acque sotterranee. Conseguentemente, è stata installata una tubazione di 300 m che raggiunge il Fiume Gurk, il principale corpo idrico della valle.

I fanghi primari prodotti dalla vasca settica vengono compostati in due letti di fitodepurazione per la disidratazione e il compostaggio di fanghi.
Sono stati realizzati due letti in modo tale da permettere un anno di inattività per uno dei due letti al momento in cui si deve procedere alla rimozione del materiale compostato, al termine di un periodo di 10 anni di alimentazione. Il percolato dei due letti viene ricircolato all’interno della vasca settica.





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